Michelangelo Merisi da Caravaggio – Come nascono i capolavori
Promossa dalla Fondazione Longhi
20 dipinti con relative analisi e radiografie
26 Marzo – 24 Maggio 1992
Roma – Palazzo Ruspoli (120.000 Visitatori)
Catalogo Electa
Comitato Scientifico:
Antonio Paolucci
Bruno Toscano
Federico Zeri
Dopo il grande successo ottenuto dall’esposizione al Palazzo Pitti di Firenze, la mostra “Michelangelo Merisi da Caravaggio. Come nascono i capolavori” – promossa dalla Fondazione Longhi – è a Roma, città dove il Merisi ha lungamente operato, giungendo alla maturità pittorica e realizzando per prestigiose committenze locali straordinari capolavori. La mostra ospita moltissime opere provenienti dall’Italia e dall’estero, in una veste rinnovata rispetto alla precedente edizione; sono presenti circa venti dipinti, tra cui alcuni inediti al grande pubblico: il copiatissimo “L’incredulità di San Tommaso” del Castello di Sanssouci di Postdam, il “San Gerolamo” del Monastero di Montserrat e “Marta rimprovera la vanità di Maddalena” del Detroit Institute of Arts. Non è una mostra antologica, ma una straordinaria occasione che affianca l’arte alla ricerca scientifica: sono infatti presentate le analisi di laboratorio effettuate in cinque anni su alcune opere dell’artista, che hanno dato un enorme contributo alla sua conoscenza.
Studio ed emozione convivono e dettano tutto il loro interesse per l’esperto come per l’appassionato, in uno spazio espositivo particolare: analisi scientifiche e radiografie delle opere, illuminazione in due tempi – frontale e radente – calibrata distanza tra i dipinti. Tutti elementi che, a supporto di una pittura dalle suggestioni uniche, conferiscono alla mostra una dimensione mediatica.
LA FONDAZIONE ROBERTO LONGHI
La Fondazione di Studi di storia dell’Arte Roberto Longhi, che ha sede nella Villa “Il Tasso”, dove hanno abitato Roberto Longhi e Lucia Lopresti (la scrittrice Anna Banti), è nata nel 1971 con lo scopo di fornire a giovani storici dell’arte di recente laureati i mezzi più perfezionati per completare la loro formazione e condurre le ricerche su di un piano di concretezza scientifica. Tali finalità vennero suggerite dal Fondatore Roberto Longhi, secondo la linea metodologica che lo distingueva, soprattutto al fine di formare storici dell’arte-conoscitori, in particolare i funzionari ed i conservatori ai quali sono affidati i compiti della tutela del patrimonio artistico.